Vermeer, Johannes
Vermeer, Johannes
Vermeer (o van der Meer), Jan (o Johannes), detto J. V. van Delft. - Pittore (Delft 1632 - ivi 1675). Sono molte scarse le notizie sulla sua vita, e limitato il numero delle opere sicure (meno di quaranta dipinti). La sua fortuna, dopo un breve periodo di celebrità nel sec. 17°, è attestata solo da occasionali riconoscimenti fino alla generale rivalutazione della sua grandezza a partire dalla seconda metà dell'Ottocento.
Poco prima del 1660 gli interessi di Vermeer si orientano verso la sua produzione più caratteristica: scene di interni e di vita quotidiana, incentrate su pochi personaggi o figure isolate, che gli consentono di affrontare il rapporto tra luce e spazio. L'uso della prospettiva, l'intensificazione atmosferica ottenuta grazie al sapiente uso delle velature, la resa della consistenza della materia, che come la forma viene dall'artista più suggerita che descritta, contribuiscono a creare un ambiente intimo e allusivo. Nella Lattaia (1658 circa, Amsterdam, Rijksmuseum), dove la luce scorre sugli oggetti e sulle superfici e accentua il collegamento della figura con lo spazio architettonico, predomina l'accordo giallo/blu, che predilige. La scelta dei colori o l'accostamento dei toni sono attentamente dosati dall'artista in relazione all'impatto psicologico sull'osservatore; i contorni sono spesso sfumati da un tratto di colore intermedio rispetto al fondo. Nei suoi dipinti ricrea per mezzo della prospettiva un ambiente realistico, dove l'attenzione è tuttavia puntata sui significati più profondi dell'esperienza umana; le sue composizioni, ricche di particolari simbolici o allusivi, hanno destato, insieme all'attenzione della critica, le difficoltà di un'interpretazione certa e univoca dei suoi quadri.
Testimonianza dell'apprezzamento dell'arte di Vermeer nel nostro secolo è la produzione di numerosi falsi, tra cui il caso più clamoroso è quello dei falsi dell'olandese H. A. van Meegeren (1889-1947), accettati dalla critica e acquistati da vari musei.
Poco prima del 1660 gli interessi di Vermeer si orientano verso la sua produzione più caratteristica: scene di interni e di vita quotidiana, incentrate su pochi personaggi o figure isolate, che gli consentono di affrontare il rapporto tra luce e spazio. L'uso della prospettiva, l'intensificazione atmosferica ottenuta grazie al sapiente uso delle velature, la resa della consistenza della materia, che come la forma viene dall'artista più suggerita che descritta, contribuiscono a creare un ambiente intimo e allusivo. Nella Lattaia (1658 circa, Amsterdam, Rijksmuseum), dove la luce scorre sugli oggetti e sulle superfici e accentua il collegamento della figura con lo spazio architettonico, predomina l'accordo giallo/blu, che predilige. La scelta dei colori o l'accostamento dei toni sono attentamente dosati dall'artista in relazione all'impatto psicologico sull'osservatore; i contorni sono spesso sfumati da un tratto di colore intermedio rispetto al fondo. Nei suoi dipinti ricrea per mezzo della prospettiva un ambiente realistico, dove l'attenzione è tuttavia puntata sui significati più profondi dell'esperienza umana; le sue composizioni, ricche di particolari simbolici o allusivi, hanno destato, insieme all'attenzione della critica, le difficoltà di un'interpretazione certa e univoca dei suoi quadri.
Testimonianza dell'apprezzamento dell'arte di Vermeer nel nostro secolo è la produzione di numerosi falsi, tra cui il caso più clamoroso è quello dei falsi dell'olandese H. A. van Meegeren (1889-1947), accettati dalla critica e acquistati da vari musei.