Santoro, Rubens
Santoro, Rubens
Rubens Santoro nacque a Mongrassano nel 1859 ed era nipote di Giovanbattista Santoro. Si formò all’Accademia di Napoli come allievo di Domenico Morelli, uno dei più importanti artisti napoletani del XIX secolo.
Rubens Santoro apparteneva a una famiglia di artisti e, oltre a Giovanbattista Santoro, ci sono Filinto Santoro, Carlo Santoro, Francesco Raffaello Santoro, padre, zii e cugini, una famiglia numerosa tutta dedicata all’arte.
Già all’età di sedici anni si fece conoscere con il dipinto “Una fanciulla che ride”, acquistata proprio del suo maestro Domenico Morelli, “Un balcone” e “Un’impressione”.
Dipinse ritratti e scorci di paese, l’incontro con Mariano Fortuny nel 1874, impreziosì la sua tecnica, con dipinti brillanti e luminosi come “Al sole” del 1878 e “Idillio” del 1879.
La pittura fortuniana lo influenzerà molto e molti dei suoi quadretti vennero acquistati da Goupil. Le sue grandi qualità e la conoscenza di A. Goupil lo portarono ben presto a entrare in contatto con il mercato internazionale.
Gli inizi degli anni ‘80 lo vedono prima a Venezia e poi a Verona, dove dipinse numerose ad olio e ad acquerello. Espose tra l’altro a Napoli (dal 1874 al 1881), a Parigi nel 1878, a Genova, a Roma, a Verona ecc.
A Parigi fu costretto a modificare la sua pittura per entrare nel mercato parigino e londinese. Difficile non notare il valore anche in questo periodo dei suoi dipinti. La luce dei suoi quadri e la trasparenza dei colori rendono i suoi dipinti quasi animati da una vita propria.
Per il ritorno in Italia scelse di nuovo Venezia e di questo periodo si distinguono dipinti di scorci veneziani. Fu anche un eccellente ritrattista, visse in solitudine gli ultimi ma soddisfatto per la vendita di molte sue opere sia in Italia che all’estero. Venne nominato da Vittorio Emanuele III Grande Ufficiale della Corona d’Italia. Morì il 1 gennaio 1942 a Napoli.