Dettmann, Ludwig
Dettmann, Ludwig
Ludwig Dettmann (Adelby, 25 luglio 1865 – Berlino, 19 novembre 1944) è stato un pittore tedesco.
Studiò ad Amburgo nei primi anni Ottanta del secolo, quindi alla scuola di arti decorative e all'Accademia di Berlino.
Nel 1899 viaggiò lungo l'Europa soggiornando in Francia, nei Paesi Bassi e in Inghilterra.
Se fino al 1885 si mise in evidenza come illustratore di riviste, dall'anno seguente iniziò a dedicarsi agli acquerelli paesaggistici da esposizione. I suoi soggetti preferiti in questa fase artistica furono le vedute della bassa Germania e delle regioni dei laghi. Le sue tendenze furono molto vicine all'Impressionismo francese e tedesco, e difatti assieme al collega Max Liebermann risultò uno dei sostenitori e diffusori dell'impressionismo in Germania.
Dal 1895 divenne professore nella stessa accademia dove studiò, invece cinque anni dopo assunse ruoli direttivi all'Accademia Königsberg, e negli anni successivi partecipò alle mostre di Vienna, Dresda e Berlino.
I critici d'arte ravvisarono nei suoi lavori una svolta, che seppur parzialmente a scapito dell'istintività e dell'originalità, seppe indirizzarlo verso tematiche religiose e sociali. I suoi lavori della media e tarda carriera vennero influenzati dall'Uhde, come evidenziato dai trittici e dalle decorazioni parietali, ben esemplificati dal trittico del Peccato Originale del 1892, e dai seguenti Canto popolare tedesco e del Lavoro.
Nel 1898 vinse il concorso per la decorazione delle pareti del municipio di Altona, e pochi anni dopo, nel 1905 si impegnò in lavori decorativi presso l'università di Danzica e nel 1911 all'università di Kiel. Dal 1900 diresse l'Accademia di Konigsberg.
Negli anni drammatici della Prima guerra mondiale, l'artista si soffermò sulla descrizione della disperazione e delle devastazioni inferte dal conflitto bellico.
Nonostante l'ampio e variabile uso del colore, lo spessore degli impianti, una certa autenticità formale e contenutistica, non sempre le sue opere riuscirono a conferirgli una voce personale.